La paralisi Facciale a frigore più comunemente detta di Bell, è una debolezza facciale acuta di causa spesso sconosciuta più spesso legata al gelo sul volto, che colpisce parzialmente o totalmente un lato del viso. La sua incidenza è di 20-30 casi su 100.000, questa patologia colpisce sia le donne che gli uomini e può manifestarsi a tutte le età, l’incidenza è però più bassa nei giovani sotto i 10 anni, e più alta nella popolazione femminile di 70 anni e più.
ANATOMIA:
La paralisi di Bell è caratterizzata da un danno al settimo nervo cranico, il nervo facciale. Questo nervo periferico ha funzioni sia motorie che sensoriali. Innerva i muscoli del viso, parte del timpano, le ghiandole salivari e le ghiandole lacrimali. Si occupa anche della sensazione del gusto sulla punta della lingua. Pertanto, tutte queste funzioni possono essere compromesse quando il nervo è danneggiato.
Diagnosi
La diagnosi deve consentire di stabilire se la debolezza facciale è di origine centrale o periferica. La paralisi facciale periferica colpisce tutti i muscoli ipsilaterali alla lesione, mentre la debolezza centrale coinvolge i muscoli facciali inferiori controlaterali alla lesione.
Diagnosi differenziale
È importante riconoscere le differenze tra la paralisi di Bell e altre possibili cause di paralisi facciale come la malattia di Lyme, la sarcoidosi, l’amiloidosi, il virus dell’HIV, ecc. La paralisi di Bell, infatti, ha un esordio più rapido, nell’arco di poche ore, mentre la paralisi riscontrata in altre patologie generalmente progredisce più lentamente, nell’arco di giorni o mesi.
Sintomi
Diversi sintomi vengono segnalati nelle persone affette da paralisi di Bell: • Paralisi totale o parziale del viso unilaterale (angolo della bocca che si abbassa, sorriso irregolare, ecc.) • Assenza di lacrimazione • Difficoltà a chiudere o sbattere le palpebre • Dolore al viso • Dolore dentro o dietro l’orecchio • Intorpidimento o formicolio nella parte interessata del viso • Iperacusia • Disturbi del gusto nella parte anteriore omolaterale della lingua • Ecc.
Di solito l’esordio dei sintomi è improvviso e raggiunge il picco rapidamente entro pochi giorni.
Cause
Di causa spesso idiopatica, la paralisi di Bell può essere spiegata dall’infiammazione del nervo da parte di un virus. Potrebbero essere coinvolti virus della famiglia dell’herpes. Inoltre, gli studi riportano che traumi, stress o disturbi metabolici ed emotivi potrebbero riattivare un’infezione virale già dormiente.
Ricorrenza
La ricorrenza dei sintomi è di circa il 7-10% nei pazienti che hanno già una storia di paralisi di Bell. L’intervallo di tempo tra il primo episodio e la recidiva è di circa 9 anni.
Prognosi
Circa il 71% delle persone affette da paralisi di Bell riacquisterà la piena funzione motoria facciale senza intervento entro sei mesi. I fattori di una prognosi sfavorevole includono: età avanzata, ipertensione, diabete, completa debolezza facciale e compromissione del gusto. Pertanto, circa un terzo dei pazienti avrà un recupero incompleto con effetti residui persistenti. Questi effetti includono contrazioni muscolari, sincinesi, spasmo emifacciale post-paralitico, sudorazione durante i pasti o durante lo sforzo fisico, sorriso asimmetrico o ammiccamento anomalo.
La Terapia
Gli obiettivi del trattamento in fase acuta sono principalmente la prevenzione delle complicanze oculari e l’applicazione di strategie che possano accelerare il recupero. I sintomi a livello oculare, infatti, devono essere oggetto di particolare attenzione. È importante proteggere l’occhio durante la paralisi, utilizzando lacrime artificiali, unguenti lubrificanti e/o medicazioni. È quindi essenziale consultare rapidamente un medico per cure adeguate.
Alcuni farmaci possono essere utilizzati nel trattamento della paralisi di Bell. Gli studi riportano che l’uso di corticosteroidi (prednisone) può ridurre al minimo i danni ai nervi e accelerare i tempi di guarigione. Negli ultimi anni è stato studiato anche l’uso di agenti antivirali, ma i possibili benefici di questo farmaco non sono stati stabiliti con chiarezza. È comunque necessario un consulto medico per valutare la tua condizione e scegliere il trattamento ottimale per te.
La fisioterapia dovrebbe iniziare rapidamente, entro i primi giorni dopo la comparsa dei sintomi. Sono possibili diverse opzioni di trattamento, tra cui massaggi , tecniche di rilascio, biofeedback, elettroterapia , terapia del calore, tecar , elettroporazione , controllo sequenziale progressivo ecc.
Ci sono numerose controversie sull’efficacia di molte di queste opzioni nel trattamento della paralisi di Bell. Tuttavia, è stato notato che specifici esercizi per i muscoli facciali possono aiutare a migliorare la funzione facciale e a ridurre i tempi di guarigione.